24 giugno 2001
/=\ DOV'ERI? /=\

Dov'eri al gol di Super Mike in quel famoso Reggina-Verona?

I VOSTRI RACCONTI SARANNO PUBBLICATI NEL LIBRO
CHE PRESENTEREMO IL 24 GIUGNO 2019

MANDACI I TUOI RICORDI

IL PROGETTO

Carissimi tifosi dell'Hellas, ho avuto la fortuna, come ben sapete, di segnare nel 2001 a Reggio Calabria il gol che ha permesso di salvarci in Serie A in quella ormai lontana stagione sportiva 2000-2001.
Chi l'avrebbe pensato? Io, l'unico veronese in campo in quel famoso spareggio, che a 4 minuti dalla fine riesco a regalare alla mia città una delle più belle gioie sportive nella storia del nostro amato Hellas Verona.
Da allora, ogni giorno, qualsiasi persona che incontro mi racconta cosa stava facendo in quel preciso momento e come poi ha esultato per il mio gol......qualche anno fa, quando lavoravamo insieme alla Sambonifacese, il mio amico Alessandro Dusi mi buttò li subito un'idea: "Mike, perchè non iniziamo a fare un blog e magari un domani, raccogliendo tutti i racconti dei veronesi, li pubblichiamo in un libro?"

E così abbiamo fatto. E' nato questo blog, sono arrivati centinaia di racconti e il 24 giugno 2019, visto che il mio gol diventa "maggiorenne", presenteremo finalmente questo libro. Parte del ricavato abbiamo deciso di devolverlo in beneficenza, vi faremo sapere a quale Associazione no-profit ci appoggeremo.

Attenzione, non è il mio libro, ma è il libro di tutti voi, di tutti coloro che ogni giorno vivono con passione questo amore verso la squadra della propria città e che ben 18 anni fa in qualche maniera si sono emozionati per quello che è stato il gol più importante della mia carriera, il gol che ha cambiato la mia vita, il gol che neppure nei più speranzosi sogni da bambino avrei mai pensato di poter realizzare.

In alto i cuori.

Michele Cossato 24

I VOSTRI RACCONTI

“Ciao Michele, ci siamo conosciuti ieri pomeriggio in città... Ricordo benissimo quel caldo pomeriggio di Reggio Calabria. Ero a casa di un mio amico e ho seguito la partita in tv, con climatizzatore a bomba, causa caldo e tensione.. :) Sul 2-0 reggino la tristezza aveva avuto il sopravvento, ma quando con il tuo pallonetto hai scavalcato Taibi e di testa hai insaccato in rete io e il mio amico siamo esplosi di gioia gridando a più non posso, con battiti cardiaci vicini al collasso!!! Io, essendo ospite a casa del mio amico, non potevo rovesciare nulla, quindi l'esultanza è stata quasi contenuta e solo con grida! Il mio amico, appena operato al polso, in quel momento non ci ha pensato e ha dato un pugno al muro per scacciare la tensione. Peccato per lui che il pugno l'ha dato con la mano sbagliata ed era chinato a terra dal dolore, ma ciò non gli interessava.....”
(continua nel libro)
Massimiliano G.
"Salve a tutti mi chiamo Marco Zoppi e attualmente vivo ad Hoboken NJ ( 5 minuti dal centro di new York).
Io quel giorno me lo ricordo perfettamente, Vito al Mantico.
Il gruppone era formato da me, mio fratello Dario, Zeno, suo fratello Jacopo, suo papa’ Renato, il Macca, il Viscio, il Rega e il cane Charme , una cucciolona di terranova da 60 chili!
Il Macca per l’occasione sfoggiava una tenuta di tutto rispetto  con maglia gialloblu’, pantaloncini e calzettoni del San Zeno e un’inspiegabile fascia di capitano.
I vessilli non mancavano, la tensione era altissima.
Ricordo che a fine primo tempo la regia di Telepiu’ aveva scatenato una rabbia non indifferente mandando le immagini, ripetutamente, di un simpaticone (sco)reggino allo stadio che facendo il gesto dell’ombrello gridava “tutta Verooona tutta Verooonaaaa”.
Il tempo stava per finire e ormai la speranza era poca quando ad un certo punto parte una palla da non si  a dove , io mi rendo solo conto  che Super Mike e’ davanti a Taibi..."
                   (continua nel libro)
                            Marco Z.
“Per raccontare dov'ero quel giorno svelerò un segreto, ma forse, proprio quel giorno, mi resi conto di quanto fosse vera e grande la mia fede per il Verona. All'epoca pochi avevano SKY, o meglio, Tele+, e così andai a vedere la partita a casa di mio nonno e la guardai insieme a lui. In quegli anni la mia famiglia era legata ad un vincolo di onore al Chievo in quanto mio zio era il vicepresidente della squadra della diga...ma io no! Io ero la vera pecora nera e non avrei mai abbandonato il mio Verona con le sue rogne, proprio in quegli anni in cui il Chievo vantava sempre più gli onori del popolo e della stampa. Da tifoso dell'Hellas  e da frequentatore ormai da qualche anno della Curva Sud, quella vera, ero stanco di subire in casa le prese in giro perché il vento della mia bandiera non era mai cambiato....”
(continua nel libro)
Leonardo B.
"QUEL GIORNO" ero proprio là, a Reggio Calabria, ma non da spettatore, nè da giornalista, avevo la fortuna di esserci da calciatore, la fortuna di poter indossare la maglia gialloblù e di entrare in quell'arena ostile per tentare un'impresa che se prima di arrivare allo stadio sembrava possibile, una volta arrivato in quella bolgia sembrava proibitiva.
Premetto che ciò che  mi è successo quel giorno rimane nei miei ricordi come il momento più esaltante della mia carriera; un giorno che, se tornassi indietro, vorrei rivivere mille volte, un susseguirsi di emozioni incredibilmente forti e incredibilmente diverse tra loro......”
(continua nel libro)
Carlo Teodorani

PARTNER

Grazie ai nostri compagni di viaggio...

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